Tutti i dettagli dei vantaggi per le aziende che investono nelle nuove generazioni: gli incentivi per assunzioni di giovani under 36 e di NEET under 30.
Scopri di piùCome riportano i dati ISTAT, rispetto al 2004 oggi ci sono 2,4 milioni di giovani occupati in meno.
A causa del calo demografico e della cosiddetta “fuga di cervelli”, la fascia di lavoratori under 36 risulta sempre più ridotta, specialmente se comparata con quella dei lavoratori over 50, che invece è raddoppiata negli ultimi 20 anni.
Per contrastare questo trend, il governo ha introdotto diverse misure che mirano a facilitare le assunzioni di giovani fino ai 35 anni di età per mezzo di agevolazioni e incentivi. In particolare, risultano vantaggiose per le aziende le novità degli incentivi per le assunzioni di lavoratori under 36 ed il bonus per le assunzioni dei cosiddetti “NEET” under 30.
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Introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 (art. 1, commi 10-15, L. 30 dicembre 2020, n. 178), confermato dalla Legge di Bilancio 2023 e chiarito nei suoi aspetti operativi dalla circolare n. 57 del 2023 dell’INPS, questo incentivo mira a promuovere l’occupazione giovanile stabile offrendo uno sgravio contributivo totale (100%) ai datori di lavoro che assumono lavoratori giovani di età non superiore a 35 anni.
In particolare, l’incentivo si applica alle assunzioni di giovani che, al momento dell’instaurazione del rapporto di lavoro, non abbiano compiuto i 36 anni di età e che non siano mai stati occupati a tempo indeterminato.
Incentivo assunzioni giovani under 36: quali sono i limiti dell’esonero?
L’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per assunzioni under 36 prevede però alcuni limiti temporali ed economici.
Lo sgravio contributivo è infatti riconosciuto entro il limite massimo di:
L’incentivo giovani under 36 è concesso a tutti i datori di lavoro privati, inclusi quelli del settore agricolo, a prescindere dalla configurazione o meno della natura di imprenditore.
Rimangono escluse le imprese del settore finanziario e i datori di lavoro domestico, così come le imprese soggette a sanzioni adottate dall’Unione Europea.
Per quanto riguarda i rapporti di lavoro, l’incentivo è applicabile sia nel caso di assunzione a tempo indeterminato sia nel caso di trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.
Rimangono esclusi i rapporti di lavoro in apprendistato, il lavoro domestico e i contratti di lavoro intermittente.
L’incentivo prevede il requisito di prima occupazione stabile. Questo significa che l’esonero è condizionato all’inesistenza di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro.
In dettaglio, la misura prevede:
L’altro vantaggio di cui possono godere le aziende è il cosiddetto incentivo per NEET under 30, introdotto dall’art. 27 della legge di conversione n. 85/2023 del Decreto Lavoro (n. 48/2023).
La misura consiste in un bonus per i datori di lavoro privati che assumono giovani fino ai 30 anni di età, disoccupati e non inseriti in corsi di studio, ovvero i cosiddetti “NEET” (not in in education, employment, or training).
L’agevolazione è subordinata alla registrazione al programma operativo nazionale occupazione giovani o, in alternativa, alla sottoscrizione del patto di servizio GOL (garanzia di occupabilità dei lavoratori).
Per rientrare nella categoria NEET, deve essere soddisfatto almeno uno dei seguenti requisiti:
La misura del bonus è pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali e spetta per un periodo massimo di 12 mesi, a partire dalla data di assunzione.
Si applica ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato, anche in somministrazione, e in apprendistato professionalizzante, rimanendo invece esclusi i rapporti di lavoro domestico, i contratti di lavoro intermittente e le trasformazioni del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.
L’agevolazione è in vigore per le assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2023. È cumulabile con gli altri esoneri contributivi disponibili ma, in caso di concorrenza, il bonus scende al 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
Assumere lavoratori giovani non è solo vantaggioso per dare nuova linfa alle risorse della tua azienda, ma grazie agli incentivi ti permette anche di ottenere benefici economici.
Dopo aver analizzato tutti i dettagli di queste utili misure, non resta che scegliere quale si adatta di più al tuo caso.
E se hai ancora qualche dubbio sui contratti di assunzione puoi sempre contattarci per una consulenza senza impegno. Prenota ora il tuo slot online!