Come contrastare il turnover del personale

Ecco 3 soluzioni per migliorare l’employee retention e ridurre il turnover aziendale, ottimizzando il costo del lavoro e aumentando la produttività.

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Crescita aziendale
Come contrastare il turnover del personale

Come contrastare il turnover del personale

Negli ultimi anni il mondo del lavoro sta subendo diverse trasformazioni, facendo emergere
nuove esigenze per aziende e imprese. Con i recenti fenomeni di quiet quitting e Great
Resignation
si rafforza la necessità di mantenere un adeguato tasso di turnover del personale e
agire attivamente per migliorare l’employee retention.


Turnover del personale e Great Resignation

In Italia nel 2022 sono stati registrati 2,2 milioni di dimissioni volontarie, il 13,8 % in più rispetto
al 2021. Questo dato si inserisce nel fenomeno globale chiamato Great Resignation, ovvero il
significativo aumento del numero di persone che decidono di lasciare il proprio posto di lavoro.

Secondo i dati dell’Associazioni Italiana Direzione del Personale, le dimissioni volontarie l’anno
scorso hanno interessato il 60% delle aziende italiane di diversi settori. Sono i giovani tra i 26 e
i 35 anni che maggiormente scelgono di cambiare lavoro, abbandonando la posizione
precedente in cerca di ruoli in cui realizzare le proprie ambizioni o di ambienti professionali più
soddisfacenti.

Sebbene questo trend si riscontri a livello globale, a concorrere ad un alto turnover e alla
fuoriuscita di professionisti sono anche una cattiva gestione delle risorse umane e l’assenza di
politiche di retention all’interno delle aziende.
Ma vediamo in dettaglio di cosa si tratta.


Che cos’è il turnover del personale

Per turnover si intende il flusso diretto o indiretto del personale che entra a far parte di
un’azienda o che la abbandona lasciando il proprio posto di lavoro. Consiste perciò in un
continuo ricambio delle risorse, ma in particolare si distingue in due categorie:

  • Turnover fisiologico: avviene normalmente tramite il regolare ciclo di assunzioni,
    pensionamenti e licenziamenti.
    Questo tipo di ricambio non inficia la produttività o la stabilità dell’azienda, anzi favorisce
    la flessibilità dell’organizzazione e apre nuove opportunità di carriera ai lavoratori
  • Turnover patologico: avviene quando il ricambio del personale è molto frequente e,
    spesso, conseguenza di problemi di gestione delle risorse umane, quali insoddisfazione
    dei collaboratori, politiche aziendali sbagliate e malfunzionamenti a livello organizzativo.
    Ciò mina la crescita, la produttività e la qualità della performance aziendale.
    Ma comporta anche un aumento del costo del personale, diretto e indiretto, a causa di
    inefficienze e continui investimenti in formazione che, con ogni probabilità, non vengono
    ripagati nel tempo.


Come calcolare il turnover del personale

Identificare le cause di un alto turnover ed intervenire per aumentare l’employee retention è
fondamentale, ma il primo passo è sicuramente imparare a monitorare correttamente il tasso di
turnover.
Il tasso di turnover si calcola attraverso formule specifiche per identificare il turnover
complessivo, negativo o positivo.


Turnover complessivo
(entrate + uscite nel periodo) : organico nel periodo x 100


Turnover negativo
uscite nel periodo : organico inizio periodo x 100

Turnover positivo
entrate nel periodo : organico inizio periodo x 100

Un turnover basso, indice di una buona gestione, si attesta generalmente intorno al 5%, mentre un
turnover alto e potenzialmente problematico supera la soglia del 15%.


3 soluzioni per aumentare l’employee retention e ridurre il turnover


Dopo aver visto il contesto, le cause e gli effetti di un alto turnover del personale, ecco le nostre
semplici soluzioni che le aziende possono attuare per migliorare l’employee retention.
L’alto turnover non si contrasta soltanto a livello economico con l’aumento degli stipendi; al
contrario, in generale investire nel benessere organizzativo della propria impresa e in piani di
welfare aziendali porta grandi benefici.


Per integrare queste soluzioni nella tua azienda o per pianificare in dettaglio un piano di benessere
organizzativo che prevenga l’aumento di turnover puoi affidarti al nostro team di esperti.
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  1. Formazione
    Per motivare e promuovere la crescita delle persone è fondamentale coinvolgerle in attività di
    formazione, corsi di aggiornamento o workshop per l’acquisizione di nuove competenze.
    Questa soluzione non solo apre nuove prospettive di sviluppo personale e professionale ai
    lavoratori (specialmente se unita a piani di carriera), ma migliora anche la performance
    aziendale affinando skills interne che possano tenere il passo con la continua evoluzione del
    mercato.
  2. Benefit, flessibilità e misure di welfare
    Alla base della Great Resignation e di un turnover per cattiva gestione vi è spesso la ricerca di
    un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata e di un ambiente professionale che garantisce un
    benessere maggiore.
    Con l’introduzione di benefit e soluzioni di welfare su misura si instaura un clima positivo e
    produttivo, con risultati concreti anche in termini di efficienza. Per elaborare piani di welfare
    specifici il punto di partenza deve essere sempre l’ascolto dei lavoratori, alcuni esempi
    possono essere l’implementazione dello smart working, il sostegno alla genitorialità e alla cura
    delle persone non autosufficienti, oppure l’offerta di piani assicurativi.
  3. Fringe benefit, premi di performance e incentivi
    Valorizzare il lavoro del personale è essenziale per mantenere una buona retention. Pertanto
    è estremamente opportuno concentrarsi sul riconoscimento dell’impegno e dei risultati dei
    collaboratori non soltanto tramite feedbac,k ma anche attraverso l’introduzione di premi e
    incentivi concreti. I fringe benefit possono essere erogati sia in denaro sia sottoforma di beni e servizi all’interno del piano di welfare aziendale, godendo inoltre di una conveniente
    detassazione entro certi limiti.
    Possono essere stabiliti per il raggiungimento di specifici traguardi (ad esempio per le vendite)
    o per la qualità di performance (ad esempio associati a titoli di “impiegato dell’anno”) e sono
    strumenti utili per aumentare la soddisfazione del personale e la serenità all’interno
    dell’ambiente di lavoro, animando inoltre una sana competizione.

Per integrare queste soluzioni nella tua azienda o per pianificare in dettaglio un piano di benessere
organizzativo che prevenga l’aumento di turnover puoi affidarti al nostro team di esperti.


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